I Verdi contro la riconversione di Porto Tolle

Da Estense.com:

”La coerenza di enti locali e comitati ultima possibilità per impedire il progetto”
Sostegno dei Verdi contro la riconversione di Porto Tolle

La Federazione dei Verdi di Ferrara, in occasione dell’inizio del processo d’appello del procedimento contro Enel per le emissioni della centrale di Porto Tolle, esprime il proprio sostegno alla Regione Emilia Romagna, al Parco del Delta del Po e agli enti locali ferraresi (Provincia, Mesola e Goro), che hanno deciso di rimanere in giudizio in difesa delle ragioni del proprio territorio e dei cittadini che rappresentano.
“La condanna di Enel in primo grado – scrive in una nota la Federazione provinciale dei Verdi di Ferrara – rappresenta infatti il riconoscimento del reale impatto causato dalla centrale nell’area del Delta ed è il risultato di un’azione ormai decennale che le istituzioni ferraresi conducono al fianco dei cittadini delle due sponde del Po. L’aver resistito alle lusinghe di Enel, al contrario delle amministrazioni venete, che si sono ritirate in cambio della conferma dei risarcimenti ottenuti in primo grado, risulta inoltre particolarmente rilevante in quanto questa decisione si colloca nel momento cruciale del procedimento per la riconversione a carbone della centrale”.
Il governo Berlusconi, di fronte alla indisponibilità della commissione Via del Ministero dell’Ambiente a concedere la compatibilità ambientale, aveva deciso di forzare la mano, avocando a sé la decisione, con l’intenzione di autorizzare un progetto che le amministrazioni emiliane e i cittadini del Delta hanno sempre avversato.
“La decisione di andare verso l’approvazione della riconversione carbone – continuano i Verdi -, che fa seguito al via libera del Ministro Scajola alle estrazioni di idrocarburi nell’Alto Adriatico, è la dimostrazione di come il governo persegua un modello energetico ormai superato, irrispettoso dell’ambiente e incurante della volontà delle comunità locali. La scelta del carbone a Porto Tolle è inoltre in netta contraddizione sia con la necessità di ridurre le emissioni di CO2 (a parità di energia prodotta una centrale a carbone emette il doppio di CO2 di un ciclo combinato a metano), sia con l’impegno a rientrare nei limiti di qualità dell’aria stabiliti nell’ultima direttiva comunitaria: le emissioni della centrale di Porto Tolle a carbone, anche con i migliori sistemi di abbattimento, equivalgono a quelle di tutto il sistema produttivo della provincia di Ferrara, petrolchimico incluso”.
“La coerenza delle amministrazioni locali nel contrastare questo progetto – concludono i Verdi -, insieme alla mobilitazione in Veneto e in Emilia Romagna delle popolazioni interessate, riunite in Comitati, rappresentano l’ultima possibilità di impedire che il progetto venga approvato”.

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