Quando lo Stato fa ostruzionismo

Leonardo l’aveva raccontato nel suo blog, Notizie Verdi ha ripreso l’incompresibile (anzi compresibilissimo) ritardo di Agenzia delle Entrate ed ENEA a rendere note le modalità di accesso alle agevolazioni del 55% per la riqualificazione energetica negli edifici.

Al momento sono in preparazione azioni da parte di Verdi ed Associazioni per ripristinare l’esercizio di un diritto dei cittadini, appena avremo maggiori notizie per aiutare coloro che, nonostante tutto, vogliono migliorare l’efficienza energetica della loro casa, le metteremo on line.

Disservizi
L’Enea cancella gli aiuti
Per la riqualificazione energetica delle abitazioni era previsto un rimborso. Esclusivamente in Rete.  Ma il portale a cui inviare la domanda non è mai stato attivato

Rossella Anitori

Per ottenere il rimborso consultare il sito. Peccato che la pagina in questione non esista. Una legge voluta dal governo di centrosinistra prevede, per la riqualificazione energetica degli edifici, detrazioni fiscali fino al 55 per cento della spesa. Chi sceglie di installare un pannello solare, un impianto di climatizzazione ecoefficiente o di realizzare interventi di coibentazione ha diritto a scaricare parte dei costi. Per beneficiare della riduzione, però, è necessario trasmettere la relativa documentazione all’Ufficio delle entrate seguendo procedure di per sé complesse. La comunicazione deve avvenire per via telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Ma diventa impossibile farlo se la pagina internet non è stata attivata. «Dovevo cambiare gli infissi – spiega Leonardo Fiorentini, dei Verdi di Ferrara – e mi sono reso conto che il sito per richiedere il rimborso spese non era online». Sulla pagina web dell’Enea, l’ente abilitato a trasmettere la domanda, oggi c’è solo un avviso: «Questa applicazione è destinata solo ed esclusivamente alla raccolta della documentazione di interventi terminati nel 2008. Per gli interventi del 2009 occorre attendere la pubblicazione di un nuovo sito che sarà disponibile al più presto» e però «la documentazione deve essere inviata entro il termine perentorio di 90 giorni dal termine dei lavori, pena l’esclusione dal diritto del contribuente a usufruire delle detrazioni fiscali». Un buco tecnico che rischia di vanificare l’applicazione di una norma per tutti quelli che hanno terminato i lavori all’inizio dell’anno. «Il governo Berlusconi dopo aver provato a cancellare le agevolazioni per i cittadini – continua Fiorentini – rende oggi sempre più difficile accedervi, tentando quindi di abrogarle di fatto». L’unico strumento previsto dalla legge per la detrazione delle spese sostenute è infatti quello telematico. Nonostante sia trascorso il termine legale dalla pubblicazione della legge di conversione 2/2009, il direttore dell’Agenzia delle entrate, a cui spetta il compito di chiarire i termini e le modalità di invio della domanda, non ha emesso alcun provvedimento. Mentre i contribuenti vagano preoccupati da un sito all’altro nei meandri della web-burocrazia, Verdi e associazioni studiano strumenti legali per tutelare i propri diritti e difendere una buona legge.

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