Dal blog di Massimo Marino riportiamo l’Ansa sulla richiesta di dimissioni della Francescato:
VERDI: CHIESTE DIMISSIONI FRANCESCATO, ‘ORMAI E’ DI SL’
(ANSA) – ROMA, 22 SET – Cinque componenti del Coordinamento Nazionale dei Verdi chiedono le dimissioni di Grazia Francescato come portavoce del partito in seguito alla decisione della stessa Francescato di entrare nel coordinamento di Sinistra e liberta’.L’iniziativa e’ stata presa da Caterina Di Bitonto, Barbara Diolaiti, Antonio Fiorenzani, Pinuccia Montanari, Susanna Scotti. Nei giorni scorsi la decisione della Francescato era stata gia’ contestata da Marco Boato, Gianfranco Bettin e Angelo Bonelli. ‘Prendiamo atto – si legge in un loro comunicato – che Grazia Francescato, tre settimane prima del Congresso dei Verdi italiani (Fiuggi 9, 10, 11 ottobre 2009) ha scelto di uscire dai Verdi e di entrare, gia’ da dirigente, nel partito di Sinistra e Liberta’. Non si puo’ interpretare in altro modo la sua presenza nell’organo dirigente nazionale di questa nuova formazione, eletto dall’assemblea di Sinistra e Liberta’ dello scorso 20 settembre, dal momento che mai i Verdi hanno deciso di entrare in Sinistra e Liberta’ e che la stessa mozione che aveva eletto Francescato Portavoce nazionale dei Verdi nel luglio 2008 non conteneva alcuna indicazione in questa direzione’.’Conseguentemente – proseguono – ci aspettiamo ora le immediate dimissioni di Grazia Francescato da Portavoce dei Verdi e la restituzione della tessera. La sua scelta l’ha compiuta prima del Congresso, in spregio allo Statuto e al dibattito congressuale. Ne tragga le logiche conseguenze e con lei gli altri iscritti ai Verdi che ora risultano dirigenti di Sinistra e Liberta”.(ANSA).
perchè boato e la sua mozione non vogliono cancellare i verdi?
leggo dal testo della loro mozione che il simbolo e il nome saranno cambiati, e ciò equivale alla morte del nostro partito.
per fare cosa poi? una costituente ecologista, con chi? continuamo a dividerci per fare la gara a chi è più purista e ci ritroveremo come sinistra critica.