7 Novembre 2010, Mobilitazione Antinucleare.

7 NOVEMBRE 2010 A FERRARA
APPELLO ALLA MOBILITAZIONE
ANTINUCLEARE

L’ 8 novembre 1987, ad un anno e mezzo dall’ incidente di Cernobyl, il più grave incidente del nucleare civile, gli italiani espressero a grande maggioranza il rifiuto della presenza di centrali nucleari in Italia.
A 23 ANNI DI DISTANZA DAL REFERENDUM ABROGATIVO SUL NUCLEARE IL PARERE DEGLI ITALIANI NON È CAMBIATO, EPPURE CON IL MOVENTE DELLA CRISI ENERGETICA IL GOVERNO ATTUALE VUOLE IMPORRE LA COSTRUZIONE SUL SUOLO ITALIANO DI QUATTRO CENTRALI NUCLEARI.
Noi abitanti di Ferrara siamo fortemente contrari a questa scelta, per tre ragioni fondamentali: le caratteristiche intrinseche del sistema di produzione di energia nucleare; la valutazione dei costi/benefici, per la produzione di energia da fonti nucleari e da altre fonti; l’opportunità, in questo momento storicotecnologico, della scelta “nucleare” fatta dal nostro governo.
· Sappiamo che le centrali nucleari, per quanto dichiarate “sicure”, pongono per loro natura il problema irrisolto della pericolosità: è sufficiente un solo errore per provocare danni gravissimi e irreversibili a tutto l’ecosistema; lo smaltimento delle scorie nucleari, anch’esse tanto pericolose quanto longeve, è un’incognita che tuttora non trova risposta; infine, le centrali e i siti di stoccaggio sono punti vulnerabili in caso di conflitto, attacchi terroristici, terremoti o cataclismi naturali.
· Abbiamo seri dubbi anche sulla produttività e i costi dell’energia nucleare. Infatti, quattro centrali (ciascuna da 1600 MW) sarebbero in grado di fornire meno del 10% del fabbisogno previsto, ma non prima di 10 anni. Dunque si tratta di una quantità di energia insufficiente a fronteggiare una crisi energetica che, tra l’altro, si manifesterà molto prima (fra tre anni secondo fonti del Pentagono). In queste settimane è stato reso noto che per la prima volta la produzione elettrica da fonti rinnovabili (eolico, solare fotovoltaico, idroelettrico) ha eguagliato nel mondo quella di origine nucleare e che già oggi i costi del solare fotovoltaico sono inferiori al quelli del nucleare.
Inoltre, in Italia il problema non è quello della autosufficienza per l’energia elettrica (che abbiamo!), ma la dipendenza dal petrolio. In particolare, il sistema dei trasporti andrebbe completamente
riprogrammato e spostato dalla gomma alle rotaie. Si può quindi dire che la scelta nucleare non è stata tarata sulle carenze effettive del nostro sistema, perché fornirà energia elettrica di cui non abbiamo bisogno e lascerà il fabbisogno di petrolio intatto.
· Ultimo ma non meno importante, il nostro governo ha scelto i reattori EPR, cosiddetti di terza generazione, prodotti da una ditta francese. Nel mondo sono in costruzione due centrali che prevedono l’impiego di tale tecnologia, una in Francia ed una in Finlandia. In entrambi i casi si sono accumulati gravi ritardi nella progressione dei lavori a causa di difficoltà tuttora irrisolte relative ai sistemi di sicurezza. Nel frattempo i costi previsti sono aumentati di oltre il 50%. Le agenzie di sicurezza per il nucleare francese, inglese e scandinava hanno finora bocciato i progetti in via di realizzazione proprio per la mancanza di garanzie sulla sicurezza.
L’Italia in tal modo ha scelto di dotarsi di una tecnologia molto cara, che entrerà in funzione troppo tardi, la cui sicurezza non è ancora stata stabilita.
Questa scelta avrà il vantaggio di far arricchire alcuni imprenditori ma lascerà prive di risorse e impercorribili tutte le alternative oggi possibili.
Per questo rivolgiamo l’appello ad associazioni, gruppi, singoli cittadini, per una mobilitazione generale contro questa scelta che si presenta come irrazionale sotto il profilo della pericolosità, dell’ efficacia e dei costi. Proteggiamo il nostro territorio dal nucleare, ribadiamo che il futuro del Paese è legato allo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.
DOMENICA 7 NOVEMBRE 2010, ALLE ORE 11, INCONTRIAMOCI A FERRARA IN PIAZZA SAVONAROLA, PER PRESIDIARE SIMBOLICAMENTE LA QUALITÀ DI VITA NOSTRA E DEL NOSTRO ECOSISTEMA, OGGI E IN FUTURO, PER PRESERVARE CONCRETAMENTE LA VOLONTÀ POPOLARE DEL RIFIUTO AL NUCLEARE, DEMOCRATICAMENTE E INDISCUTIBILMENTE ESPRESSA COL REFERENDUM ABROGATIVO DEL 8 NOVEMBRE 1987.

Ferrara, 28 ottobre 2010

Legambiente Ferrara, Rete Lilliput Ferrara, Libera Ferrara, Emmaus Ferrara, Grilli Estensi, Pax Christi Ferrara, Comitato Ferrara città sostenibile, Cittadini della Nuova Resistenza amici di Borsellino e Schönau, Gentedisinistra, La Fabbrica di Nichi di Ferrara, FP CGIL Ferrara, CGIL Ferrara, USB Pubblico e Privato Ferrara, Verdi di Ferrara per la Costituente Ecologista, Federazione della Sinistra Ferrara, Sinistra Ecologia e Libertà Ferrara, Italia dei Valori Ferrara.

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