HERA

Uscire da Hera
Proposta di uscita del Comune di Ferrara da Hera S.p.A. con conseguente e progressiva messa in vendita dell'intero pacchetto azionario posseduto dal Comune di Ferrara agli altri soci di Hera S.p.A., come consentito dall'art.15 del Patto di Sindacato di blocco

La proposta in oggetto nasce dalla presa d'atto del ruolo, politicamente molto debole, del Comune di Ferrara all'interno di Hera S.p.a. : possedere il 2,3% di Hera non ha impedito a Hera di avviare la ristrutturazione del settore di gestione del servizio idrico e di depotenziare il Laboratorio Analisi Acqua di Pontelagoscuro, nonostante il parere contrario espresso in più di una occasione dall'Amministrazione e dal Sindaco stesso; possedere il 2,3% di Hera non ha impedito a Hera di aumentare i costi di utenza della geotermia e senza trasparenza; possedere il 2,3% di Hera non ha consentito di rifiutare l'acquisto da parte di ACOSEA Impianti delle quote che aveva Hera in Delta Web (Euro 897.246,00 il costo, a fronte di un utile da Delta Web nel 2006 di ben 27.590,00 euro!); possedere il 2,3% di Hera non ha impedito a Hera di avviare una causa per danni nei confronti del Comune di Ferrara e di ricorrere al Tar contro Provincia e Comune per le caratteristiche dell'autorizzazione al funzionamento dell'inceneritore.

In pratica questo 2,3% sembra garantire solo la possibilità di nomine, per altro rivelatesi inutili in un'ottica di difesa degli interessi della nostra comunità.

Gli interessi di Hera S.p.a. e quelli del Comune, cioè di tutti i cittadini, sono molto spesso, quasi sempre, conflittuali tra loro.

Il Comune di Ferrara vive un evidente conflitto d'interessi: socio, di nessun peso, di Hera e soggetto che deve controllare, in nome e per conto della comunità, l'operato e le scelte di Hera stessa.

Gli svantaggi per il Comune sono ormai evidenti, ma il più consistente è determinato dall'avere grandi risorse economiche inutilmente bloccate in Hera.

La situazione attuale

Le azioni di Hera S.p.a. in possesso del Comune di Ferrara sono 22.105.788, pari a circa il 2,3%. *Il valore delle azioni corrisponde a circa 65 milioni di Euro.* Tutte le azioni attualmente in possesso del Comune sono soggette al Patto di Sindacato di Blocco: in base all'art.7 dello Statuto di Hera e agli articoli 15 e 16 del Patto di Sindacato possono essere trasferite solo agli altri Enti o Società pubbliche facenti parte di Hera o a Consorzi e Società di capitale controllati dal Comune.

Il Bilancio di prcvisione 2007 del Comune di Ferrara indicava un'Entrata da utili da azioni Hera di Euro 1.700.000,00, ma anche una spesa per interessi passivi di Euro 6.442.874,97 e interessi passivi sono presenti anche nei bilanci consuntivi delle diverse Aziende e Società (Acosea Impianti, ad esempio, 1.331.304,00; Agea Reti 370.455,00).

 

La proposta, gli obiettivi e la destinazione delle risorse da liberare

Si propone, dunque, di avviare un percorso di progressiva messa in vendita dell'intero pacchetto azionario posseduto dal Comune di Ferrara agli altri soci di Hera S.p.A., come consentito dall'art.15 del Patto di Sindacato di blocco.

Questa scelta consentirebbe all'Amministrazione di liberare e meglio utilizzare risorse fino a 65 milioni di Euro, potenziando le proprie società, in particolare quelle proprietarie, per conto del Comune, di beni collettivi come le reti dell'acqua e del gas e di svolgere fino in fondo il ruolo di verifica e controllo dei contratti di servizio in essere con Hera, a garanzia degli interessi della comunità locale.

Le risorse economiche derivanti dalla vendita dovrebbero avere queste destinazioni:

  1. riduzione del debito del Comune

  2. riduzione e dove possibile azzeramento dei mutui contratti dalle società facenti parte della
     Holding Ferrara Servizi, per consentire alla stessa di svolgere
     fino in fondo il ruolo per il quale è stata creata

  3. costituzione di un gruppo tecnico all'interno del Comune
     incaricato di verificare la reale rispondenza dei servizi ai
     contratti in essere

  4. acquisto di tutte le azioni di AGEA Reti

  5. avvio percorso per trasferire da Hera S.p.a. in ACOSEA Impianti il
     ramo di gestione del Servizio idrico integrato (come con ramo
     Verde e disinfestazione da Hera in Amsefc) e per dismettere la
     partecipazione in Delta Web di Acosea Impianti

Perché potenziare Agea Reti e Acosea Impianti

E' una scelta strategica determinata dalla consapevolezza che già ora, ma sempre di più in futuro, sarà essenziale mantenere la proprietà pubblica delle reti infrastrutturali a garanzia
dell'approvvigionamento di acqua e gas, di costi sull'utenza non in costante crescita e per assicurare entrate pubbliche sempre certe.

Le reti del gas interamente di proprietà dell’Ente pubblico garantiscono, inoltre, come l’Unione Europea prevede, la concorrenza: se al contrario ne fosse proprietario lo stesso soggetto che eroga il servizio si creerebbe un insano regime di monopolio.

Agea Reti:socio di maggioranza (attraverso la Holding) è il Comune di Ferrara con poco più del 60% (circa 11 milioni e mezzo di euro); circa il 40% (7 milioni e mezzo di euro) è detenuto da Hera.

Agea Reti svolge un'attività limitata alla gestione amministrativa e finanziaria dei beni; la gestione tecnica di reti e impianti è di Hera. Agea Reti non ha dipendenti e si avvale dei servizi forniti da Hera che fattura i servizi svolti (20.000,00 euro nel 2006). Hera paga ad Agea Reti un canone annuo per utilizzo delle reti di Euro 1.950.000,00; il consuntivo 2006 ha distribuito ai soci 475.315,00 Euro e un utile di 48.805,00 Euro è stato destinato in conto copertura perdite esercizi precedenti (che ammontano a euro 110.846,00).

L'acquisto della quota azionaria di Hera, attraverso la cessione di parte delle azioni di Hera possedute dal Comune di Ferrara, garantirebbe all'azienda, a quel punto interamente di proprietà del Comune, l'entrata certa, per sempre, del canone di utilizzo delle reti e la disponibilità dell'intera quota residua distribuibile; inoltre, azzerando i mutui (circa 6 milioni di Euro con interessi passivi di 370.455,00 euro) e agendo su altre voci, a partire dall'inutile costo del compenso amministratori (60.453,00 nel 2006) è possibile ottenere ulteriori economie.

Acosea Impianti: grazie alla legge è interamente di proprietà dei Comuni (72% Ferrara, attraverso la Holding). I ricavi da reti e impianti sono stati nel 2006 di 3.092.131, solo 1.535.056 al netto. La partecipazione a Delta Web è di euro 897.246,00; l’utile nel 2006 è stato di 132.815,00.

Acosea Impianti è proprietaria di reti idriche e acquedotti, ma il servizio idrico integrato viene gestito da Hera. Il Disegno di Legge Lanzillota lascia però l'acqua fuori dai diversi percorsi di privatizzazione; la moratoria sulla privatizzazione dell'acqua è stata approvata e presto andrà in discussione in Parlamento la proposta di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione dell'acqua. Iniziare a ragionare su di un percorso locale che consenta in futuro ad Acosea Impianti di gestire il servizio idrico acquisendo il ramo di Hera ci sembra per tanto molto opportuno.

Questa è la sintesi della proposta dei Verdi di Ferrara. Subito dopo il periodo festivo intendiamo aprire al riguardo un ampio confronto con le forze politiche di maggioranza, le forze sindacali ed economiche, con la città nel suo complesso.

 

 

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