Un nuovo palasport? Solo se i costi non ricadono interamente sulle spalle della collettivita’

Completare Cona in proprio peserebbe sulla spesa corrente del bilancio della Regione 600.000,00 euro l’anno. Cifra significativa e non prevista, ha di recente rilevato sulla stampa il consigliere regionale Tiziano Tagliani, a proposito dei tagli ai finanziamenti decisi dal governo Berlusconi.

Costruire un nuovo Palasport, non previsto dal programma di mandato né ovviamente dal bilancio, per garantire una struttura adeguata alla squadra di basket promossa di serie peserebbe sulla spesa corrente del Comune di Ferrara 630.000,00 euro l’anno per i prossimi vent’anni.

C’è di che riflettere.

E la riflessione può allargare il proprio orizzonte se si considera l’impegno, assunto pochi mesi fa, a non aumentare il debito del Comune, la crisi in atto, l’aver sostenuto da anni che purtroppo non ci sono i soldi per sistemare l’impiantistica sportiva normalmente usata dalla stragrande maggioranza della popolazione, a partire dalle tre piscine; che purtroppo siamo costretti ad aumentare le rette dei servizi scolastici; che purtroppo non ci sono abbastanza risorse per tutte le bonifiche ambientali; che purtroppo non ci sono abbastanza soldi perché le circoscrizioni possano sistemare tutte le strade; che purtroppo dobbiamo rinunciare ai grandi eventi culturali perché non possiamo più permetterceli.

Poi, accade che la squadra di basket ottiene la promozione e, certo, ne siamo tutti contenti, ma che questo, automaticamente, debba significare non valutare più il quadro di difficoltà complessiva non va bene per nulla.

Sarà il Consiglio Comunale a dover decidere lunedì prossimo se il Comune deve o no farsi carico della costruzione di un nuovo Palasport. La Giunta ha espresso un orientamento favorevole, ma già in quella sede abbiamo avuto modo di sottolineare perplessità che sono aumentate via via che si è definito il quadro: un mutuo ventennale di 8 milioni di euro per una tensostruttura che sarà da buttare proprio dopo 20 – 25 al massimo, costruita su di un’area di proprietà della Regione.

Non si sa che fine farà l’attuale Palasport e se il Consiglio darà lunedì il via libera non avrà più voce in capitolo sul Bando di progettazione e costruzione, non potrà agire per ottenere un contributo economico del privato sotto forma, ad esempio, di un affitto sufficientemente consistente da contenere l’impatto dell’opera sulla spesa corrente del Comune.

Nessun impegno politico su questo versante né sull’indisponibilità a rinnovare in futuro contributi alla società (oggi sono di quasi 100.000,00 euro l’anno) accompagna una delibera con la quale si chiede di autorizzare la costruzione del nuovo Palasport a prescindere da tutto.

Crediamo che questa scelta, compiuta in questo modo, rappresenterebbe un grande errore; che occorra valutare di nuovo la possibilità di ristrutturare e ampliare l’attuale palasport al costo previsto di 1 milione e mezzo di Euro, anche se questo significherebbe per la squadra giocare altrove per una stagione; che se proprio si vuole costruire una nuova struttura si debba almeno prevedere contestualmente alla delibera di autorizzazione un altro atto che garantisca, a fronte di una uscita futura di 630.000,00 euro l’anno, una entrata o un risparmio di eguali dimensioni che non incida in alcun modo sui servizi per tutti.

Non vogliamo impedire alla squadra di basket di giocare a Ferrara, ma crediamo che anche la società debba fare la sua parte. E’ impensabile che solo il Comune, cioè la collettività, si faccia carico di un impegno di queste dimensioni.

Barbara Diolaiti
Presidente gruppo consiliare Verdi per la pace

Brunella Lugli
Portavoce comunale Verdi Ferrara

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