Scusate il ritardo

La bolla dell’effetto serra cresce ogni giorno, quella della crescita economica infinita basata sui consumi è già scoppiata: in Italia il governo risponde staccandosi dall’Europa per le politiche ambientali, staccandosi dall’occidente e avvicinandosi alla Russia autocratica di Putin per le politiche energetiche, togliendo soldi alla scuola e all’università per regalarli a maldestri imprenditori che in altri paesi non avrebbero imprese. In Italia pochi mesi di governo della Destra hanno già prodotto un attacco netto ai diritti individuali e collettivi e reso sempre più solide le basi di un razzismo diffuso e mai sopito.

Di fronte a questa situazione che vede anche il Centro-Sinistra avvitato in una crisi pesante si è fatta drammatica la distanza fra il bisogno dei Verdi, che le continue emergenze ambientali da governare richiamano, e i Verdi come sono.

Noi vorremmo provare, con modestia e senza le presunzioni tipiche della classe politica italiana che hanno coinvolto anche il nostro recente passato, provare a colmare questa distanza. Noi vorremmo ricominciare. E scusate il ritardo per il tempo che abbiamo perduto e le risorse cha abbiamo dissipato negli ultimi due – tre anni. Noi vorremmo ricominciare a fare i Verdi, nuovi Verdi, in grado di coniugare governo e cultura del limite e indicare  risposte concrete  alla profonda crisi in atto, con l’obiettivo di cambiare  questo modello sociale ed economico, i sistemi di produzione, la gestione del territorio, gli stili di vita individuali.
La crisi finanziaria internazionale incrocia in Italia una società incattivita e una situazione
economica di grande difficoltà, ma anche una mobilitazione di massa a difesa di Scuola e Università. Questa Grande Crisi – che vede intrecciarsi la caduta delle Borse, le difficoltà energetiche, i cambiamenti climatici- se orientata può rappresentare la straordinaria opportunità di un cambiamento profondo in direzione ecologista. .

Spostare risorse economiche sul trasporto pubblico non significa più come un tempo soltanto agire contro l’inquinamento, ma costruire una risposta concreta a quell’esigenza di mobilità che sta già diventando problema sociale; organizzare il risparmio energetico e garantire la proprietà interamente pubblica delle reti del gas sono solo le prime risposte da contrapporre al nucleare e alle agroenergie; preservare le aree agricole, sostenere la produzione e i mercatini del biologico oggi vuol dire legare la possibilità di mangiare cibi sani e di strutturare una diversa economia all’opportunità per tutti di spendere meno; promuovere l’autorganizzazione dei cittadini nella gestione degli asili, sul modello tedesco consente di avviare a soluzione il problema delle liste d’attesa e dei costi elevati delineando nel contempo una alternativa reale al liberismo della Destra e del Pd e allo statalismo delle forze di matrice comunista; impedire che Aziende quotate in Borsa gestiscano l’acqua, difendere la Sanità, la Scuola e l’Università pubbliche significa garantire a tutti beni essenziali, soprattutto in periodi di crisi economica. Garantire i diritti civili  e la libertà di informazione, così fortemente sotto attacco, delinea un modello di società migliore per tutti.

Sono solo alcuni esempi di ciò che crediamo di dover fare, come Verdi. Noi vogliamo ricominciare. Volete farlo con noi?

Con l’incontro del 23 novembre a Bologna vogliamo unire e aprire i verdi, con l’obiettivo di costruire quel progetto ecologista e quella forza politica ecologista autonoma che le recenti elezioni del Trentino e dell’Alto Adige hanno comunque dimostrato avere, anche nel nostro Paese, una base di consenso reale da allargare se saremo capaci di un nostro profondo rinnovamento.

PRIMI FIRMATARI (Qui si puo’ aderire on line)
Caterina Di Bitonto (coordinamento nazionale Verdi, assessore al bilancio Comune di Ancona)
Barbara Diolaiti (coordinamento nazionale Verdi, consigliera al Comune di Ferrara)
Pino Finocchiaro (consigliere federale nazionale Verdi, Verdi Trento)
Antonio Fiorenzani (coordinamento nazionale Verdi, portavoce Verdi Siena)
Paolo Fontana (Verdi Modena)
Paolo Galletti (consigliere federale nazionale Verdi, esecutivo Verdi Emilia Romagna)
Sergio Golinelli (esecutivo regionale Verdi, assessore Ambiente e Cooperazione Internazionale Provincia di Ferrara)
Pamela Meier (consigliera federale nazionale Verdi, esecutivo Verdi Emilia Romagna)
Sandra Morelli (Verdi Forlì – Cesena)
Enzo Parisi (Verdi Genova)
Maurizio Pieroni (Verdi Marche)
Alberto Ronchi (assessore Cultura, Giovani e Sport Regione Emilia Romagna)
Alessandro Ronchi (esecutivo Verdi Emilia Romagna)
Sauro Turroni (presidente provinciale Verdi Forlì – Cesena)
Raffaela Vanzetta (consigliera federale nazionale Verdi, Verdi Bolzano)
Stefano Cavallini (assessore alla Mobilità Comune di Ferrara)
Paolo Cagnoli (Verdi Bologna)
Andrea Botticelli  (portavoce Verdi Osimo)
Luca Santini  (assessore verde Comune di Monterado – Ancona)
Giorgio Marchetti  (presidente Verdi Prov. di Ancona)
Brunella Lugli (consigliera Provincia di Ferrara)
Raffaella Fabrizzi  (Verdi Senigallia)
Maria Ciano  (Verdi Roma)
Leonardo Fiorentini (Presidente Circoscrizione Centro Comune di Ferrara)

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