Da Estense.com:
Mozione in consiglio dopo la protesta della Don Milani
La protesta della “mensa in bianco” è solo l’ultimo segnale in termini di tempo di un disagio crescente. Ne è sicura Barbara Diolaiti che scrive al presidente del consiglio comunale di Ferrara Romeo Savini per chiedere la discussione immediata già nella seduta di lunedì della mozione “Refezione scolastica e sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e gestionali basati sull’autorganizzazione dei genitori”.
Alla base del documento sta la protesta avviata dal Comitato Genitori della scuola “Don Milani” di Ferrara in relazione alla mensa scolastica, un fatto “più volte denunciato – scriva la Diolaiti – anche in questo consiglio comunale”.
La capogruppo dei Verdi ricorda che nell’approvare la delibera relativa al Piano di Programma 2008 dell’Istituzione dei Servizi educativi, scolastici e per le famiglie il consiglio comunale approvò anche una risoluzione dedicata alla refezione scolastica che invitava il sindaco e la giunta ad operare affinché l’Istituzione intervenisse per garantire la filiera corta per i prodotti biologici certificati e a lotta integrata utilizzati nella refezione scolastica e per definire menù in grado di ridurre gli sprechi di cibo.
“Durante il dibattito in consiglio (che risale al 26 maggio 2008) – ricorda la consigliera – si avanzarono anche proposte per prendere in considerazione non solo servizi comunque appaltati (o esternalizzati) alle grandi cooperative, ma anche la facilitazione e il potenziamento dei progetti pilota basati sull’autorganizzazione dei genitori; lo stesso assessore competente si dichiarò in quella e in altre occasioni favorevole a verificare percorsi sperimentali”.
Inoltre, mentre se ne discute a palazzo, in città “è da tempo in atto – continua la Diolaiti – una autonoma sperimentazione di “mensa scolastica” autorganizzata non riconosciuta come alternativa reale dal Comune stesso, ma apprezzata dall’utenza”.
La soluzione per garantire sicurezza e qualità potrebbe essere quindi quella di “non scegliere solo un unico sistema di refezione scolastica basato su un unico grande appalto, ma anche attraverso specifiche convenzioni con comitati di genitori delle scuole che dimostrino di garantire il biologico, la filiera corta, il rispetto di tutte le norme di legge”.
Ecco allora che con la mozione i Verdi chiedono al consiglio comunale di impegnare “sindaco e giunta ad operare affinché l’Istituzione dei Servizi educativi scolastici e per le famiglie – utilizzando pienamente le normative in vigore e in un confronto con le scuole e con i genitori – elabori una proposta operativa, in relazione alla refezione scolastica, che tenga conto delle reali esigenze dell’utenza e che preveda anche la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi – gestionali con l’attivazione di specifiche convenzioni con realtà autorganizzate già presenti o che potranno nascere, assicurando in ogni caso l’utilizzo di prodotti biologici o a lotta integrata, la filiera corta, il rispetto di tutte le norme di legge, il controllo della sicurezza e della qualità del servizio da parte del Pubblico”.
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