Piange la betoniera

Questione di visioni. Distanti.

Pdci: ”Il Pd ripensi le sue alleanze”

La Segreteria cittadina del PdCI Sezione di Ferrara, riunitasi venerdì 5 dicembre 2008, esprime forte preoccupazione per la crisi economica e finanziaria, che sta iniziando ad influenzare la situazione locale.
Il nostro sistema economico e produttivo, storicamente più debole rispetto alle altre province della regione, presenta già forti situazioni di sofferenza: gli ultimi dati della Camera di Commercio di Ferrara e della Lega delle Cooperative provinciale evidenziano il peggioramento dell’export, la stagnazione della domanda interna, l’aumento della cassa integrazione.
Tutto ciò non solo colpisce le realtà produttive più deboli, ma anche aziende strutturate e fortemente orientate all’export. Si pensi al settore meccanico, con la cassa integrazione alla Berco di Copparo o alla VM di Cento; si pensi alla situazione di crisi e commissariamento di aziende come Decotrain, Romagna Ruote, BBS.
Di fronte a tale situazione, riteniamo che sia necessaria un’azione forte ed energica da parte delle istituzioni pubbliche – in primis Comune e Provincia – al fine di iniziare un piano di investimenti, che, come già nel New Deal roosveltiano degli anni trenta, sia di volano alle imprese e all’occupazione.
Per tali motivi, speriamo che il Piano Strutturale Comunale (PSC), appena votato dal Consiglio Comunale di Ferrara, sia uno strumento di ripresa per l’economia e il mercato del lavoro. Per fare ciò, occorre far ripartire cantieri da troppo tempo fermi e terminare le opere ancora incompiute.
Purtroppo, nella nostra città, da molto tempo il governo comunale è influenzato da una ristretta, radicale ed ideologica visione ambientalista, che ha penalizzato lo sviluppo della città.
Sulla base di tali considerazioni, riteniamo sbagliata la posizione dei candidati alle primarie del PD – Tagliani e Merighi – che ritengono di poter rappresentare l’elettorato di centro e di sinistra della nostra città in maniera autosufficiente.
Il richiamo ai “partititi” non è corretto da diversi punti di vista.
In primo luogo, i partiti di sinistra ferraresi non sono piccoli, ma rappresentano un numero considerevole di cittadini e cittadine. Sono forse più “piccole” e meno rappresentative le forze con cui il PD ha deciso di allearsi.
In secondo luogo, riteniamo che una forza politica consapevole debba avere a cuore il futuro della propria città e si debba adoperare affinché non vinca l’avversario. Noi riteniamo che solo una coalizione di centro-sinistra unita e coesa possa battere la destra, che rimane il nostro avversario principale.
Invece, la posizione espressa dai candidati del PD ferrarese risente della strategia nazionale di Veltroni e Franceschini: una strategia che ha portato il governo del Paese a Berlusconi, che ha perso Roma, che è in crisi in città come Firenze e Napoli, e in regioni come l’Abruzzo, la Campania e la Sardegna. Una strategia che addossa la colpa dei propri fallimenti ai partiti alla propria sinistra e non alle forze conservatrici di centro presenti al proprio interno. Si pensi a Villari, non certo un comunista, ma un mastelliano eletto nelle file del PD.
Speriamo perciò che il PD ripensi alla sua linea. Noi da parte nostra continueremo a portare avanti una posizione di sinistra, consapevoli forse più di altri dei rischi che i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati, il ceto medio, stanno correndo anche nella città di Ferrara.

Federazione PdCI Ferrara, 5 dicembre 2008

PSC DELIBERA FINALMENTE APPROVATA

Alle 17,55 di oggi, mercoledì 3 dicembre 2008, il Consiglio Comunale di Ferrara ha approvato la delibera di decisione in relazione alle osservazioni al Piano Strutturale Comunale. In pratica, questo è il PSC definitivo dopo un lungo lavoro iniziato 7 anni fa e che si è intensificato a partire dal 2005. Adottato nel settembre 2007, il PSC si è poi aperto alle osservazioni dei cittadini e a quelle della Provincia.
Le osservazioni accolte totalmente o in parte non hanno modificato la filosofia del Piano che resta basata sul recupero e la riqualificazione dell’esistente, sul potenziamento delle aree a bosco e a verde pubblico, sulla difesa delle aree agricole. Ci sono anche “sbavature”, come ha ammesso lo stesso assessore Atti, termine con il quale noi Verdi identifichiamo le comunque troppe aree di espansione residenziale e produttiva, tuttavia consideriamo quello ottenuto, davvero con grande fatica perchè come abbiamo denunciato in più occasioni i tentativi di impedire che si giungesse a questo punto sono stati numerosissimi, un buon risultato.
Con la delibera sono state accolte, se pure parzialmente, diverse osservazioni presentate dall’Associazione Comunale dei Verdi: in prossimità del casello Ferrara Sud ci saranno 17 ettari di bosco (la nostra richiesta era di 50), le dimensioni del Borgo Solare vengono ridotte, l’attuale stadio non verrà più trasformato (in caso di un suo spostamento) interamente in case. E’ stato inoltre approvato l’emendamento presentato da noi Verdi, sottoscritto da tutte le forze di maggioranza e richiesto anche dal Consiglio della Circoscrizione Centro, per garantire un carico urbanistico per l’area del Sant’Anna inferiore all’attuale.
Approvate anche le due Risoluzioni presentate dai Verdi e sottoscritte da una parte delle altre forze di maggioranza. La prima è relativa al “tunnel” di collegamento previsto in PSC tra ponte Caldirolo – via Capodistria – via Ravenna, oggetto di circa 400 osservazioni purtroppo respinte, e invita il sindaco e la Giunta a “dar corso a tutti gli altri interventi previsti prima di avviare qualsiasi atto in relazione all’ipotizzato collegamento stradale”, 21 i voti favorevoli (maggioranza), 1 contrario (Ferretti del Pd), 7 astenuti (opposizione).
La seconda Risoluzione (24 i voti favorevoli, 7 astenuti tutti dell’opposizione) impegna il Sindaco ad agire in tutte le sedi e in collaborazione con le associazioni di settore, perchè venga ripristinata interamente la possibilità del bonus del 55% per gli interventi per il risparmio energetico in edilizia, drasticamente ridotto venerdì scorso dal Governo Berlusconi.
Siamo dunque soddisfatti del risultato, della tenuta della maggioranza, della fermezza nel respingere i tentativi di lasciar campo libero alla speculazione. Restano, tuttavia, due elementi di riflessione critica. Nell’estate del 2007 rivolgemmo un appello a tutte le forze di maggioranza perchè scegliessero di rendere esplicite e trasparenti le loro volontà attraverso la presentazione di osservazioni pubbliche al Piano. Noi lo abbiamo fatto, ma nessun altra forza ha risposto all’appello e così il percorso di alcune scelte non si può certo dire che sia stato trasparente ed è un peccato, un’occasione perduta. La seconda riflessione riguarda la necessità di far crescere la cultura della sostenibilità di cui il risparmio di risorse, a partire dal risparmio di territorio, è parte essenziale. Il percorso di questo PSC ha infatti evidenziato che ancora troppi vorrebbero una pianificazione territoriale basata sulla convinzione di avere a disposizione risorse illimitate, come se ci si
potesse permettere di costruire all’infinito. C’è dunque ancora molto da fare per far crescere una nuova cultura. Anche tra le forze del Centro Sinistra.

Barbara Diolaiti
presidente gruppo consiliare Verdi per la pace

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