Il doppio binario del Ministro Sacconi

britishjobs_leafletInghilterra – Italia/ Italia – Romania – Bulgaria: il doppio binario del Ministro Sacconi.
I Verdi chiedono al Governo di revocare le misure restrittive decise per i lavoratori bulgari e rumeni, anch’essi comunitari.

A proposito dell’ondata di scioperi in Inghilterra contro i lavoratori italiani di un’azienda siciliana che ha ottenuto un appalto nella raffineria di Grimsby, il Ministro del lavoro Maurizio Sacconi ha detto:  “La libera circolazione dei lavoratori è un principio fondante dell’Unione europea che non può in alcun modo essere messo in discussione, pena la crisi del patto comunitario di Schengen”.

Due settimane fa, il 14 gennaio 2009, lo stesso Ministro Sacconi, assieme al collega Maroni, ha firmato una circolare che conferma per il 2009 le restrizioni decise dal governo italiano per i cittadini bulgari e rumeni, anch’essi comunitari, che non potranno tuttavia accedere liberamente a tutti i settori del mercato del lavoro in Italia.

Ma la libera circolazione dei lavoratori non è un principio fondante dell’Unione Europea? Oppure lo è se si tratta di noi e non lo è se si tratta degli altri?  Noi Verdi invitiamo il Ministro Sacconi e il Governo a revocare al più presto la misura restrittiva nell’accesso al mercato del lavoro in Italia per i cittadini bulgari e rumeni, non solo per garantire uguali diritti a tutti, ma anche per evitare di offrire pessimi esempi che potrebbero ritorcersi contro i lavoratori italiani nei paesi comunitari.

In una fase di profonda crisi economica come questa occorre grande attenzione per evitare che prevalgano risposte regressive. Non possiamo aggrapparci all’illusione che qualche lieve aggiustamento del sistema basti a risparmiarci: i meccanismi economici che hanno già tagliato fuori due terzi della popolazione mondiale, per quale ragione, in un quadro di netta e certa riduzione delle risorse disponibili, dovrebbero rivelarsi meno feroci con noi? Costruire risposte alla crisi che tengano assieme gli aspetti economici e la ridefinizione del senso di appartenenza ad una comunità ampia è un passaggio essenziale senza il quale quanto sta accadendo in Inghilterra contro i lavoratori italiani e in Italia contro i lavoratori bulgari e rumeni è destinato ad allargarsi.

Barbara Diolaiti, coordinamento nazionale Verdi

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