Lasciate libero il corpo di Eluana

presidio_prefettura2Da Estense.com l’articolo di Marco Zavagli sul presidio davanti alla Prefettura di ieri.

Presidio per protestare contro la gestione Berlusconi del caso Englaro

”Lasciate libero il corpo di Eluana”

di Marco Zavagli

“Lasciate libero il corpo di Eluana”.Lo hanno chiesto con i loro manifesti le circa cento persone che ieri mattina a mezzogiorno si sono date appuntamento davanti alla sede della prefettura. Un luogo simbolico perché la manifestazione indetta dai Radicali e dall’Associazione Coscioni è diretta sì alle istituzioni, ma non a quelle locali. “Ce l’abbiamo con quelli che stanno a Palazzo Chigi” conferma Mario Zamorani, segretario provinciale dei Radicali, che verso le 12.20 è stato ricevuto insieme a una piccola delegazione a nome dei manifestanti dal prefetto vicario Massimo Marchesiello. “Ci ha chiesto se avevamo delle riflessioni da affidargli per portarle alle sedi competenti – ha riportato Zamorani all’uscita di palazzo Giulio d’Este -. Gli abbiamo manifestato tutte le nostre preoccupazioni per una situazione pesantissima che non ha precedenti. Non ricordiamo tanto accanimento nemmeno durante le battaglie per divorzio e aborto”.
E in effetti questa battaglia, ricorda quelle sul diritto di famiglia degli anni ’70. A partire dalle pettorine dei pannelliani: “Non esistono persone, solo corpi in gestione al governo”, “Grazie a Peppino Englaro e a Giorgio Napolitano”, “Sì al testamento biologico e all’eutanasia”, “No al governo che affossa lo stato di diritto. Eluana: 17 anni di stato vegetativo persistente. Italia: 60 anni di partitocrazia”.
Ma non c’erano solo i radicali ieri in strada. In Ercole I d’Este si sono visti rappresentanti di Rifondazione comunista, Pdci, Verdi e il Comitato in difesa della Costituzione. Per il Pd c’erano l’assessore comunale Roberto Polastri e il consigliere comunale Luigi Marattin. Presenti anche l’assessore Raffaele Atti e il difensore civico regionale Daniele Lugli ed esponenti della società civile come gli avvocati Riccardo Venturi e Beniamino Del Mercato.
Ognuno di loro riserva il proprio affondo personale contro quella che ad esempio Atti definisce “un’enormità sia sul versante umano, sia su quello istituzionale, sia infine su quello della laicità dello Stato, messa a dura prova dall’ingerenza della Chiesa”. E che dire del decreto ad hoc per annullare gli effetti di una sentenza passata anche al vaglio della Corte di Cassazione (che ha concesso ai medici di staccare il sondino che alimenta Eluana da 17 anni)? “Si tratta di una atteggiamento scandaloso” commenta Marattin, che difende la posizione del Pd sulla vicenda: “la nostra posizione è chiara e ricordo che il testamento biologico era previsto nel programma del Pd alle politiche. Per quanto riguarda i rapporti Stato-Chiesa, non si può pensare che un grande partito come il nostro possa trovare una posizione univoca su una vicenda come questa”.
Non è invece così chiara (la posizione del Pd) a Kiwan Kiwan di Rifondazione comunista, che fa notare come “il Pd è riuscito a fare un accordo con il Pdl su tutto, compresa la soglia di sbarramento per le europee, e non riesce a trovare una seppur minima convergenza con il centrodestra su temi fondamentali come quello per cui siamo scesi in strada. Tutto questo è figlio del 13 aprile 2008, che ha portato fuori del parlamento ogni voce critica”.
Non risparmia accuse, questa volta al centrodestra, nemmeno Leonardo Fiorentini, per il quale “questo governo si dimostra di una violenza istituzionale e di una crudeltà umana incredibile. La vicenda giuridica lascia spazio a risvolti umani inquietanti, negando completamente la libertà di scelta in vita. È incivile l’obbligo all’accanimento terapeutico. Direi che il livello umano e politico del nostro governo è tutto nella frase di Berlusconi sulla possibilità di Eluana di avere una gravidanza”.
Dopo l’appuntamento di mezzogiorno, la mobilitazione è continuata nel pomeriggio in piazza Cattedrale, sotto il Volto del Cavallo, dalle 17 in poi, con la raccolta di firme per una petizione contro l’accanimento terapeutico, per la quale sono state già acquisite centinaia di sottoscrizioni.

Non c’erano i 20.000 di Milano, ma è il primo passo…

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