I Verdi di Ferrara ribadiscono il loro no alla vendita della quota in capo al comune di AGEA Reti ed invitano la maggioranza consiliare a riflettere su una scelta che continua ad apparire ai nostri occhi sbagliata. Se infatti Hera vuole acquistare l’intera Agea Reti non è certo per beneficenza: quello di Hera è un desiderio molto comprensibile e certamente lungimirante. Stessa lungimiranza sarebbe bene avesse l’Amministrazione Comunale che dovrebbe vedersi come soggetto che deve agire per il bene comune, nel breve, nel medio e nel lungo termine.
Crediamo infatti che sia addirittura necessario potenziare il ruolo del Comune in Agea Reti, come abbiamo sempre proposto. E’ una scelta strategica determinata dalla consapevolezza che già ora, ma sempre di più in futuro, sarà essenziale mantenere la proprietà pubblica locale delle reti infrastrutturali a garanzia dell’approvvigionamento del gas, di costi sull’utenza non in costante crescita, per assicurare entrate pubbliche sempre certe e, come l’Unione Europea chiede, la concorrenza, messa ovviamente a serio rischio se lo stesso soggetto è sia proprietario delle reti sia affidatario dell’erogazione del gas. L’acquisto da parte del Comune della quota azionaria di Agea Reti detenuta da Hera, attraverso la cessione di parte delle azioni di Hera possedute dal Comune di Ferrara, garantirebbe una azienda interamente di proprietà della città con entrata certa, per sempre, del canone di utilizzo delle reti (2.000.000 di euro circa) e la disponibilità dell’intera quota residua distribuibile; inoltre, azzerando i mutui e agendo su altre voci è possibile ottenere ulteriori economie a vantaggio della Holding Ferrara Servizi, al 100% di proprietà del Comune.
Purtroppo abbiamo visto in questi anni quanto hanno contato quel 2,3% di azioni di Hera possedute dal Comune di Ferrara: depotenziamento del Laboratorio Analisi Acqua di Pontelagoscuro, scarsa qualità del servizio di pulitura strade, aumento delle tariffe, aumento esponenziale dei costi per l’illuminazione pubblica. Addirittura Hera ha inoltrato un ricorso al TAR sull’inceneritore contro il Comune (azionista) e la Provincia di Ferrara che tutelavano la salute dei propri cittadini. In questa situazione sinceramente non vediamo quale vantaggio possa avere “aumentare il nostro peso relativo nella compagine societaria di Hera”.
L’Ufficio Stampa
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