Bonelli. La ricerca di visibilità di Di Pietro rischia di farci perdere la battaglia sull’acqua

Adesso il rischio è che non si raggiunga il quorum. E’ questo il timore più grande delle associazioni, e del fronte della società civile, che da tempo s’era mobilitata contro la privatizzazione dell’acqua, di fronte la notizia della presentazione dei quesiti referendari in Cassazione da parte del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Una mossa, quella del leader Idv, già annunciata in campagna elettorale, che ha finito per creare non pochi dissensi tra chi, i quesiti referendari contro la privatizzazione del bene più prezioso, li aveva già depositati lo scorso 31 marzo. Un gesto, quello dell’ex magistrato, che di fatto dà l’avvio a due distinte campagne referendarie, che con molta probabilità finiranno per creare confusione tra i cittadini, col rischio dunque che al momento del voto si crei una frammentazione che non consentirà di raggiungere il quorum necessario. “E’ surreale – ha commentato Ciro Pesacane, presidente del Forum Ambientalista – adesso avremo due campagne referendarie contro la privatizzazione dell’acqua: una di noi associazioni che da sempre ci battiamo in difesa dell’oro blu e che abbiamo consegnato i requisiti in Cassazione lo scorso 31 marzo, ed ora, una dell’Idv. Mi complimento con Di Pietro, che è riuscito a rompere il fronte unitario, depotenziando così lo strumento referendario. Se non raggiungeremo il quorum sappiamo già con chi prendercela”. Duro l’affondo del leader nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che parla senza mezzi termini di “scelta unilaterale” di Italia dei Valori: “Quella di Di Pietro è una forma di cannibalismo dell’ambientalismo e dei movimenti che si stanno battendo per l’acqua pubblica. E’ ormai chiaro che la decisione dell’Idv di presentare da sola i referendum ha solo un carattere di mera e semplice strumentalità politica per crearsi solo un consenso nell’immediato senza preoccuparsi minimamente di vincere la battaglia referendaria”. Per il presidente del Sole che ride grazie a quella che chiama “una scelta irresponsabile”, si va verso una sconfitta dei quesiti referendari: “Coloro i quali – ha detto Bonelli – hanno voluto la privatizzazione dell’acqua e che vogliono le centrali nucleari, potranno brindare alla scelta assunta da Di Pietro, perché il raggiungimento del quorum diventa molto lontano. Va ricordato all’onorevole Di Pietro, ha aggiunto il leader ambientalista – che il movimento per l’Acqua ha già presentato i quesiti referendari, e che la raccolta delle firme partirà già nei prossimi giorni: ci troviamo quindi di fronte ad una situazione surreale e paradossale, con due campagne di firme parallele sullo stesso tema”.

Dal sito dei verdi (via fioreblog)

About admin