E’ stata presentata oggi la nuova Giunta regionale del Presidente Errani che ha scelto di non riconfermare l’assessore alla Cultura uscente Alberto Ronchi, nonostante la richiesta avanzata con forza nei mesi scorsi dal mondo della cultura e sostenuta dai Verdi dell’Emilia Romagna che, attraverso la consigliera regionale neo eletta, Gabriella Meo hanno nei giorni scorsi chiesto esplicitamente a Errani la riconferma di Ronchi. E’ certamente vero che Sel (forza politica assieme alla quale i Verdi si sono presentati a queste elezioni regionali) aveva proposto altri nomi, ma questo non attenua l’errore secondo noi compiuto.
La richiesta di riconfermare Ronchi da parte dei Verdi non era infatti legata a logiche di appartenenza e di “bottega” (le attuali distanze in relazione al progetto politico nazionale dei Verdi sono per altro state sottolineate più volte pubblicamente dallo stesso Ronchi), ma determinata dall’evidenza dei risultati del lavoro compiuto, confermata non solo dall’appello del mondo della cultura, ma anche dai contenuti del Programma del Presidente.
La riconferma di Alberto Ronchi avrebbe dovuto, secondo noi, essere cosa naturale perché ha lavorato bene alla Cultura e perché in Regione è stato una sola legislatura. Dispiace, molto, che il Presidente Errani abbia scelto di far prevalere logiche di spartizione alle reali competenze.
La richiesta di riconfermare Ronchi da parte dei Verdi non era infatti legata a logiche di appartenenza e di “bottega” (le attuali distanze in relazione al progetto politico nazionale dei Verdi sono per altro state sottolineate più volte pubblicamente dallo stesso Ronchi), ma determinata dall’evidenza dei risultati del lavoro compiuto, confermata non solo dall’appello del mondo della cultura, ma anche dai contenuti del Programma del Presidente.
La riconferma di Alberto Ronchi avrebbe dovuto, secondo noi, essere cosa naturale perché ha lavorato bene alla Cultura e perché in Regione è stato una sola legislatura. Dispiace, molto, che il Presidente Errani abbia scelto di far prevalere logiche di spartizione alle reali competenze.
Barbara Diolaiti
presidente provinciale Verdi Ferrara
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