Acqua pubblica? Pare proprio di sì.

E’ iniziata con un gran successo la campagna referendaria di raccolta firme contro la privatizzazione dell’acqua. 600 le firme raccolte tra il 24 e il 25 aprile. Il mancato banchetto del 23 aprile, a causa del maltempo, è stato recuperato con una non stop domenica 25 aprile in piazza Muncipale. Neanche il tempo di mettere fuori il cartellone e la gente si presentava documento alla mano ai sei volontari che hanno lavorato ininterrottamente dalle 10 di mattina alle 20 di sera.
Tra le carte di identità registrate anche qualche nome eccellente, come quello dell’on. Sandro Bratti e dell’ex assessore comunale Alessandra Chiappini del Pd, che il Comitato acqua pubblica ringrazia per avere adottato  un comportamento responsabile, anche se non in linea con la posizione  del loro  partito.
La voglia di partecipazione della gente, su una questione vitale come l’acqua, è quello che si respirava in piazza a  Ferrara, come in tutte le piazze d’Italia dove l’obiettivo di 50.000 firme in due giorni è stato raddoppiato: il risultato è di 100.000 firme!
Chi bisogna convincere non è dunque la cittadinanza, ben consapevole del carattere di bene comune dell’acqua,  ma la  politica che si arrotola intorno alle interpretazioni giuridiche per sancire ancora una volta il diritto del potere.
Come ci ricorda il giurista Stefano Rodotà – in un intervento sul Manifesto di martedi 27 – “non siamo di fronte alla tradizionale alternativa tra proprietà pubblica e proprietà privata. L’acqua appartiene ai beni comuni e come tale deve essere a titolarità e tutela diffusa, cioè sono le persone e i loro bisogni a individuare gli interessi da garantire”. Inutile, secondo il giurista, disquisire  -come fa il Ministro Ronchi – tra proprietà della risorsa e gestione del servizio in quanto è chiarissimo  che “il potere sta nelle mani di chi ha l’effettivo governo del bene”. La vicenda ferrarese di Hera, con la chiusura dell’unico laboratorio analisi che lavorava in diretta sulle acque del Po, lo dimostra per intero.
Per questo il Comitato acqua pubblica di Ferrara, che da anni si batte per riportare la gestione dell’acqua in una situazione completamente pubblica, ringrazia i cittadini che pazientemente si sono messi in coda per firmare e quelli che che lo faranno nei prossimi giorni presso i banchetti che si svolgeranno secondo il seguente calendario:
venerdì 30 aprile,  ore 10- 13 mercato di Ferrara, Fiera di Comacchio.
sabato 1 maggio, 10- 13 e  16-19 piazza Triento Trieste Ferrara  e Fiera di Comacchio
domenica 2 maggio,  16-19 piazza Trento Trieste e   10 – 12.30 parrocchia dell’ Addolorata
COMITATO ACQUA PUBBLICA FERRARA

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