Contro il coprifuoco. Per un centro vivo e vivibile.

La proposta contenuta nel regolamento sugli orari dei Pubblici Esercizi del Comune di Ferrara che sarà presto al vaglio del Consiglio Circoscrizionale, così come è scritta ora non avrà il voto favorevole dei Verdi.

Il principio che per “limitare” i danni dovuti alla presenza di giovani all’esterno dei locali si debba dichiarare un coprifuoco a mezzanotte nella parte più centrale della città, è un principio inaccettabile per una amministrazione che voglia fare del dialogo e della collaborazione con i propri cittadini, anche i più giovani, il fulcro della sua azione politica.

Nessuno vuole mettere in dubbio il diritto al riposo ai residenti del Centro, ma allo stesso tempo una città universitaria che voglia continuare ad attrarre giovani nel proprio tessuto sociale ed economico (come è successo per gli studenti fuorisede che spesso sono rimasti a Ferrara anche per avviare la propria vita professionale) non si può permettere di limitare in modo così forte il diritto al divertimento, anche serale e sempre nel rispetto degli altri, dei propri cittadini. Come del resto quella che vuol essere una città di cultura e turismo non può trasformarsi in una città museo vivibile solo in orari che paiono degni del peggior museo statale italiano.

Non si può continuare a sparare nel mucchio, fare di tutta un’erba un fascio, colpirne 100 per educarne 1. A Ferrara vivono migliaia di giovani, studenti e non, che hanno il diritto di vivere la loro vita. La loro vita è fatta anche di divertimento. E’ certamente necessaria una grande operazione culturale ed educativa per condividere con alcuni di loro i principi del rispetto dei diritti altrui, compreso quello al riposo. Ma questa è la strada, politicamente più difficile, che il Comune deve avere il coraggio di intraprendere abbandonando quella tecnicamente più facile della regolamentazione oraria e geografica.

Come proposto e discusso nella Circoscrizione 1 sono necessari maggiori meccanismi premiali sugli orari per gli esercizi che si attrezzano per limitare la rumorosità all’interno e all’esterno del locale, che si impegnano con apposite convenzioni alla pulizia della parte di città interessata dalla propria attività, che avviano percorsi di sensibilizzazione degli avventori e di condivisione dei disagi dei vicini. Allo stesso tempo sono necessarie limitazioni orarie – e sanzioni ulteriori per coloro che non rispettano le regole – per le esercizi che si disinteressano di ciò che accade all’interno ed all’esterno del proprio esercizio.

Questa città, dove è già difficile poter mangiare un piatto di pasta dopo uno spettacolo teatrale al Comunale, non ha certo bisogno di tornare a quando passeggiare di sera in centro era fare una camminata in un deserto nebbioso, più vicino alla morte civile che al riecheggiare di lontani orizzonti metafisici. Perchè un centro vivo e vivibile anche di sera e di notte è un centro più sicuro e attraente. E diciamolo, anche più divertente.

Leonardo Fiorentini
Presidente Gruppo consiliare Verdi per la Pace
Circoscrizione 1 – Comune di Ferrara

NB: è stato anche creato questo gruppo su Facebook per cercare di promuovere dal basso la riflessione e le proposte per costruire un’altra visione di come vorremmo il Centro Storico della nostra città.

(Via fioreblog)

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