Nessun ampliamento della discarica di Jolanda.

Comunicato Stampa
DISCARICA DI JOLANDA.
NESSUN AMPLIAMENTO: LA PROVINCIA FACCIA RISPETTARE IL PIANO RIFIUTI E GLI IMPEGNI PRESI CON I CITTADINI

Che l’intenzione recondita dei precedenti amministratori di AREA fosse quella di trasformare la discarica di Jolanda in un unico panettone ripieno di rifiuti non è un mistero. D’altra parte AREA, negli ultimi 10 anni, ha utilizzato il traffico di rifiuti speciali, in gran parte provenienti da fuori provincia, per coprire, malamente, la propria inefficienza e sostenere un organico cresciuto ben oltre le necessità operative. La presentazione, dopo aver ottenuto l’autorizzazione per lo smaltimento di 55.000 t di rifiuti speciali, con il pretesto di riprofilare l’impianto, di un nuovo progetto per altre 250.000 t, ci è apparso come un segnale di continuità, indicativo dell’incapacità o della mancanza di volontà della nuova dirigenza, di affrontare i problemi dell’azienda alla radice.

Quello che è nuovo e diverso è invece l’atteggiamento della Provincia. Nella passata legislatura questa si era impegnata a contenere le aspirazioni di AREA, applicando coerentemente i contenuti della pianificazione e imponendo il rispetto degli accordi tra i Comuni e degli impegni assunti con i cittadini. Ne è prova il fallimento del tentativo del 2008, analogo a quello attuale, quando l’azienda, di fronte alla fermezza della Provincia fu costretta a ritirare il progetto. Ora non solo non vi è stata una presa di posizione, ma la Presidente Zappaterra informa candidamente i cittadini che “stiamo convocando la prima conferenza dei servizi per l’8 marzo”, lasciando intendere che l’Amministrazione considera ammissibile la richiesta. Noi Verdi, in relazione alle responsabilità che ci eravamo assunti, abbiamo contribuito all’elaborazione del Piano Provinciale e lo abbiamo condiviso in quanto abbiamo ritenuto che fosse in grado di ridurre l’impatto della gestione dei rifiuti nel nostro territorio. Questo obiettivo passava in primo luogo per la progressiva chiusura delle discariche, che rappresentano il metodo più primitivo di smaltimento e sono incompatibili con la morfologia della nostra provincia, in buona parte sotto il livello del mare e con la falda superficiale a pochi centimetri dl piano di campagna. A Jolanda, tra l’altro, ricorrono entrambe le condizioni. Ora che il Piano, come previsto, comincia produrre gli effetti desiderati, riteniamo inaccettabile che si tenti di aggirarne le prescrizioni e si voglia imporre al territorio e ai cittadini un impatto ambientale non motivato da alcuna necessità reale, se non quelle legate alla cattiva gestione dell’azienda, e ci batteremo in tutti i modi perché il progetto non venga realizzato. Già ci sono sembrate un regalo fin troppo generoso le 55.000 t della riprofilatura, senza farsi carico di nemmeno un Kg di rifiuti abbandonati, che AREA si era precedentemente impegnata a smaltire.

Un’ultima osservazione. La Provincia, a ribadire il nuovo corso in campo ambientale, ha dichiarato nell’ultimo Bilancio Ambientale, quello relativo al 2009, che non intende più convocare le istruttorie pubbliche per le procedure di VIA, interrompendo una pratica che durava da 10 anni. Non lo ha fatto per le 55.000 t, non lo sta facendo per il progetto di NIAGARA a Poggio Renatico (da 60.000 ma 120.000 t di rifiuti speciali pericolosi), non ha evidentemente intenzione di farlo per il progetto di AREA.  Noi crediamo invece che l’incontro vada organizzato al più presto e che azienda e amministrazioni interessate si presentino di fronte ai cittadini per spiegare le loro intenzioni.

Verdi per la Costituente Ecologista di Ferrara

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