Il movimento antinucleare avanti Il governo apra una riflessione vera

Il movimento antinucleare avanti Il governo apra una riflessione vera

Il movimento antinucleare non è certo nato a seguito della tragedia in atto in Giappone, e non si fermerà.
Le manifestazioni come quella prevista a Ferrara intorno al Castello oggi continueranno, con l’obiettivo di eliminare il rischio atomico dall’Italia e dall’intero pianeta. Perché non vi siano mai più comunità straziate alle quali era stata garantita sicurezza.
Mentre i reattori della centrale di Fukushima riavviavano l’incubo nucleare e mezzo mondo tentava di applicare un minimo di principio di precauzione, il governo italiano, con il plauso di Fini e Casini, affermava «noi andremo avanti, ci mancherebbe che ci lasciassimo sopraffare dall’emotività, tutti sciacalli quelli che agitano il pericolo».
Nel giro di un paio di giorni quello stesso governo ha fatto una piccola giravolta e ora invoca una “pausa di riflessione”.
Il cambio di programma non nasce dalla sana paura per una tecnologia con ogni evidenza tanto pericolosa, ma da un opportunismo malato, così bene espresso dall’ormai famoso fuori onda della Ministra dell’Ambiente Prestigiacomo: non hanno paura del nucleare, ma di perdere elezioni e referendum. Tutto qua.
Occorre far passare la nottata e poi riprendere, c’è da scommetterci, il cammino atomico.
Se non è così, allora dimostrino di fare sul serio, di voler aprire una riflessione vera, di voler ascoltare davvero le cittadine e i cittadini: accorpino la data per elezioni amministrative e referendum e invitino tutti ad andare a votare, affinché si creino le condizioni per superare il quorum in modo che il governo possa avere il quadro reale della volontà di elettrici ed elettori.

Barbara Diolaiti esecutivo nazionale Verdi per la Costituente Ecologista

Da La Nuova Ferrara del 20/03/2011 ed. Nazionale p. 19

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