21/22 maggio: Convention della Costituente Ecologista

Roma, 21/22 maggio 2011

L’Italia merita di più!
Nasce la rete federata degli Ecologisti e Civici

Sabato 21 Maggio

STARHOTELS METROPOLE

Via Principe Amedeo 3 – 00185 Roma

Sessioni Programmatiche

Ore 14. 00 Apertura (Video, Rapporto, Monologo)

Ore 14.30/15.00 Relazioni Introduttive

Ore 15.00 Sessioni programmatiche: Le proposte per CAMBIARE l’Italia
Sala 1

15.30/17.30 Green Economy. La necessità storica di una svolta epocale: le nuove economie ecologiche, il fallimento del PIL ed i nuovi indicatori della prosperità. Il debito pubblico e le nuove politiche monetarie.

In questa sezione si discuterà del rapporto fra politica, finanza e industria e si ridisegnerà il ruolo di uno Stato nuovo dalla parte dei cittadini.

La sfida delle nuove generazioni è quella di riconvertire l’economia in una direzione più equa, più sostenibile e che consenta una redistribuzione del reddito a livello nazionale e mondiale consentendo il miglioramento delle condizioni di vita anche a quella parte di popolazione che oggi si affaccia ai mercati, in maniera che ci sia un riequilibrio tra nord e sud del mondo. Si tratta di sviluppare uno scenario economico-finanziario che consenta di preservare risorse per le generazioni future, di attivare meccanismi virtuosi e di incrementare il lavoro indirizzando le imprese verso una reale sostenibilità.

Il modello di sviluppo attuale basato sull’utopia di una crescita infinita, nato con la rivoluzione industriale e continuato con l’affermarsi del liberismo economico, si scontra oggi con i limiti imposti dalla biosfera. Il crescente squilibrio nella distribuzione della ricchezza causa non solo flussi migratori inarrestabili tra nord e sud del mondo ma anche tensioni sociali tra i cittadini diseguali all’interno di una stessa nazione. E’ necessaria la costruzione di un nuovo paradigma culturale e produttivo che crei nuova occupazione nella preservazione delle risorse per le generazioni future. La gestione dei flussi di materia ed energia che entrano nei cicli di produzione e consumo va dosata sulle capacità di rigenerazione degli ecosistemi e improntata sulla chiusura dei cicli.

In maniera simile, al fine di evitare la creazione di bolle finanziarie alimentate dalla creazione ed espansione del debito, vanno riformate le politiche monetarie ancorandole a parametri biofisici e inserendo, anche all’interno delle politiche fiscali e di valutazione del benessere della popolazione, opportune correzioni che tengano conto dell’impatto ambientale delle attività antropiche e della reale prosperità del sistema paese.

17.30/19.30 Politiche energetiche e Cambiamenti Climatici. L’energia come bene comune e la “democratizzazione energetica” come diritto naturale. I Cambiamenti Climatici. La chiusura dei cicli produttivi e rifiuti zero.

L’energia è diventata una questione cruciale per la società, l’ambiente e le imprese. Il picco del petrolio, l’effetto serra e la strategicità delle risorse la pongono al centro sia del dibattito nell’opinione pubblica, sia della politica, poiché ogni scelta in materia ha, e avrà sempre di più riflessi importanti sulle condizioni di vita dei popoli, sull’ecosistema e sulle dinamiche sociali. Oggi non è più possibile lasciare questo importante settore in mano alle “decisioni spontanee” di gruppi d’interesse e i cittadini sempre di più si pongono il problema di essere attori attivi del panorama energetico. Approvvigionamento, costo e gestione dell’energia sono diventate questioni cruciali per la società, l’ambiente e le imprese. Il picco del petrolio, l’effetto serra e la strategicità delle risorse la pongono al centro sia del dibattito nell’opinione pubblica, sia della politica, poiché ogni scelta in materia ha, e avrà sempre di più riflessi importanti sulle condizioni di vita dei popoli, sull’ecosistema, sulla salute pubblica e sulle dinamiche sociali: è in realtà la questione fondante che garantisce la libertà, indipendenza e prosperità di una nazione e di una comunità locale. Pertanto non è più possibile lasciare questo importante settore in mano alle “decisioni spontanee” di gruppi d’interesse e i cittadini sempre di più si pongono il problema di essere attori attivi e responsabili, rivendicando il diritto-dovere alla gestione di questo bene comune. In questa sessione si discuteranno i temi delle Rinnovabili, del no al nucleare, delle Smart Grids, della generazione diffusa, delle 3R (riduzione, riciclo, riuso) e delle emissioni di carbonio.

 


Sala 2

 

15.30/17.30 Le Post Carbon Cities. Qualità della vita nelle città e urbanistica. Diritto alla casa. Libertà di movimento.

Le città sono oggi la “nicchia ecologica” dell’essere umano visto che più del 50% della popolazione mondiale vi risiede. Progettare un futuro ecologico nelle città, significa quindi interessarsi del benessere e della salute di larga parte dell’umanità, ma non solo. Oggi la qualità urbanistica delle città influisce direttamente sul benessere delle città e nel mondo c’ sempre più richiesta da parte dei cittadini di abitazioni di qualità che si legano sia al diritto alla mobilità che è sempre più negato dalla congestione, sia al diritto alla casa che spesso è negato dalle pessime scelte urbanistiche che si compiono nel nostro Paese.

Le città sono oggi la “nicchia ecologica” dell’essere umano visto che più del 50% della popolazione mondiale vi risiede. Progettare un futuro ecologico nelle città, significa quindi interessarsi del benessere e della salute di larga parte dell’umanità, ma non solo. Oggi la qualità urbanistica delle città influisce direttamente sul benessere delle città e nel mondo c’è sempre più richiesta da parte dei cittadini di abitazioni di qualità che si legano sia al diritto alla mobilità che è sempre più negato dalla congestione, sia al diritto alla casa che spesso è negato dalle pessime scelte urbanistiche che si compiono nel nostro Paese.

17.30/19.30 Aree Protette, Agricoltura, Paesaggio e Biodiversità. Diritti degli animali. Turismo Sostenibile.

In un panorama nel quale l’aggressione al territorio e alle risorse naturali è sempre più grande diventa sempre più importante la salvaguardia del patrimonio naturale esistente che oggi non è più legata all’ambientalismo classico, ma è diventata anche un volano di sviluppo socio-economico. Ormai si è consci che la tutela della biodiversità è essenziale per l’agricoltura e la farmaceutica, mentre sono sempre maggiori le richieste per un turismo di qualità legato alla salvaguardia dei territori e del paesaggio.

 


Sala 3

 

15.30/17.30 Ecologia della Politica. Etica e Legalità. Diritti della cittadinanza digitale.

L’ecologia deve arrivare anche nella politica non solo come contenuto, ma anche e soprattutto come metodo. Non è possibile dirsi ecologisti senza “riprocessare” dinamiche politiche che oggi non puntano all’inclusione, generano elite autoreferenziali e allontanano di fatto i cittadini dalla politica. In questo quadro in Italia si pone, maggiormente che in altri Paesi anche un problema di legalità, poiché spesso un certo modo di far politica affonda le proprie radici nella corruzione e nell’illegalità diffusa nei corpi sociali.

17.30/19.30 Diritti Umani. Disarmo e nuove politiche sull’immigrazione, d’integrazione e di cooperazione. Welfare e inclusione.

I cambiamenti interni alla società, lo sviluppo dei rapporti tra popoli diversi, le legittime aspirazioni dei cittadini del sud del Mondo, i flussi migratori oggi impongo una radicale revisione dell’approccio verso i migranti, delle politiche verso i Pvs che non possono essere improntati al neo-colonialismo utilizzato fino a oggi.

Per facilitare lo svolgimento delle sessioni programmatiche e per arrivare a delle proposte partecipate e condivise, sarà possibile partecipare ai lavori compilando l’apposito form di iscrizione (CLICCANDO QUI), indicando il workshop scelto e/o inviando la tua proposta per cambiare il Paese all’indirizzo info@costituentecologista.it

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