Ecologisti e Civici: prossima assemblea il 28 settembre 2011 al Centro Sociale “La Resistenza”

All’attenzione di tutti i partecipanti al progetto di creazione del circolo territoriale per il nuovo soggetto ecologista e civico,

è convocata la prossima assemblea

mercoledì 28 settembre, ore 19, al centro sociale “La Resistenza”  in via della Resistenza 34.

All’ordine del giorno, si discuterà di:

  • creazione del circolo territoriale;
  • organizzazione delle primarie;
  • scelta di nome e simbolo

Di seguito la Carta degli Intenti e i criteri per lo sviluppo delle attività dei circoli territoriali
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Ecologisti e Civici – Carta degli intenti
Per una conversione ecologica e sociale dell’economia e della politica, verso un futuro desiderabile.

I sottoscrittori degli appelli “Io Cambio” e “Abbiamo un Sogno” di fronte ad una delle crisi più profonde del nostro tempo, hanno avvertito l’urgenza di incontrarsi per rispondere, con grande senso di responsabilità, alle sfide che una società profondamente lacerata e malgovernata pone a quanti cercano una via nuova per rimuovere le barriere che si oppongono al diritto di cittadinanza, di partecipazione e di piena realizzazione di ogni donna ed ogni uomo.
La profonda crisi economica e sociale, che è anche ambientale, ci impone di lavorare per far uscire dalla frammentazione quella moltitudine di associazioni, movimenti, realtà politiche che si impegnano ogni giorno per la giustizia sociale, la legalità, la dignità del lavoro, la tutela dei beni comuni e dell’ambiente, per costruire tutti insieme un punto di riferimento credibile e affrontare concretamente i problemi degli italiani.
Siamo coscienti di essere giunti alla fine del paradigma dello sviluppo e della crescita infinita. Il Pianeta non è più terra di conquista e le nuove frontiere stanno dentro di noi. “Non possiamo moltiplicare per 5-6 miliardi l’impatto ambientale medio dell’uomo bianco ed industrializzato, se non vogliamo il collasso della biosfera, ma non possiamo neanche pensare che 1/5 dell’umanità possa continuare a vivere a spese degli altri 4/5, oltre che della natura e dei posteri.” (Alex Langer). In un pianeta limitato con risorse limitate è possibile vivere pacificamente solo se riusciremo a dimostrare una capacità di equilibrio ed equa distribuzione delle risorse.
Ciò significa, sia per ragioni di salute del pianeta, sia per ragioni di giustizia, l’abbandono di pratiche predatorie del territorio e dei beni comuni e di eccessivo accumulo (sia questo di ricchezza materiale quanto di potere) e la costruzione di buone pratiche di produzione, di consumo e di amministrazione, capaci di apportare benessere. (nella originaria accezione della parola: essere bene, stare bene e non nella sua traduzione distorta in esclusivo ben-avere che tanti danni ha portato).
A livello europeo e mondiale tali nuove sensibilità vengono interpretate dai partiti verdi ed ecologisti. In Italia vogliamo lavorare in nome dell’unità insieme alle esperienze dei movimenti civici, dell’associazionismo ecologista, dell’esperienza verde e di tutti quegli amministratori locali che hanno lavorato e lavorano in nome dell’interesse pubblico oltre che alle migliaia di comitati e associazioni che si battono per il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione, per la tutela del paesaggio e dell’ambiente e cooperare in particolare con i movimenti referendari contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare che hanno rappresentato e rappresentano una straordinaria e storica esperienza di democrazia. Ci impegniamo ad avviare un processo partecipato, nonviolento nei contenuti e nei metodi di lavoro, per arrivare alla costituzione di un soggetto politico nuovo, con ambizioni di governo, con un programma dettagliato elaborato collettivamente, capace di dare risposte adeguate alle domande che emergono nel paese.
Se non si arriverà a dare un solido fondamento alla necessaria conversione ecologica, nessun singolo provvedimento sarà abbastanza forte da opporsi all’apparente convenienza che l’economia della crescita e dei consumi di massa sembra offrire.
Per queste ragioni noi firmatari degli appelli “Io Cambio” e “Abbiamo un Sogno” vi chiediamo di aderire, partecipare attivamente e sostenere il percorso della costituente che avrà come primi appuntamenti -già a partire da settembre- i seminari tematici per l’elaborazione partecipata dei contenuti programmatici; seguiranno, il 29 e 30 ottobre, le primarie del simbolo come strumento di democrazia diretta attraverso il quale verranno individuati il simbolo e il nome del nuovo soggetto politico.
Tutto questo in vista del 26 e 27 novembre 2011, date in cui si terrà la nostra assemblea costituente.

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CRITERI PER LO SVILUPPO DELL’ATTIVITÀ DELLA RETE FEDERATA ECOLOGISTA E CIVICA SUI TERRITORI
FASE TRANSITORIA SINO AD ASSEMBLEA COSTITUENTE

Il movimento ecologista e civico non può che partire dalle realtà locali e dai territori e crescere nelle varie regioni favorendo la più ampia partecipazione tra cittadini, associazioni, movimenti, comitati, giovani e donne.
È arrivato il momento di far decollare questo processo, partendo dalla storia e dalle esperienze Verdi, ecologiste, civiche locali e di amministratori locali, dove presenti con una loro forma organizzata.
La forma provvisoria della rete: le “Agorà” e i “Coordinamenti Provinciali della Rete Ecologista e Civica” (nome provvisorio che verrà definito da esito delle primarie)
In questa fase provvisoria e transitoria fino all’Assemblea Costituente si auspica la nascita sul territorio, nelle realtà locali, nelle università, in sedi aziendali, di libere e partecipate “Agorà” ecologiste, civiche e verdi, con la forma di comitati spontanei, che abbiano lo scopo di contribuire alla creazione del nuovo soggetto politico nazionale, animare iniziative territoriali (campagne, raccolte firme, seminari, discussioni) e partecipare alle iniziative nazionali con propri contributi.
A queste – nate dal basso – si affiancheranno “Coordinamenti Provinciali della Rete Ecologista e Civica”, anch’essi su iniziativa spontanea dei territori, con lo scopo di raccogliere in particolare le realtà associative, di movimenti, reti e comitati locali e coordinarle ed animarle sulla scala provinciale.

Criteri per la costituzione di libere e partecipate “Agorà”
I criteri in particolare per la costituzione delle libere e partecipate “Agorà” sono:
• Costituzione libera in realtà locali, universitarie, scolastiche, aziendali o con scopo tematico;
• Adesione degli aderenti al “Manifesto” della Rete Federata Ecologista e Civica (il Manifesto raccoglie ed unisce i testi dell’Appello “Io Cambio” e dell’Appello “Abbiamo un Sogno”);
• Libera partecipazione democratica di tutti gli interessati ed interessate;
• Costituzione nella forma di comitato con almeno 10 persone;
• Valorizzazione della differenza di genere, in particolare nella scelta dei portavoce con parità di genere;
• Valorizzare la partecipazione dei giovani, con possibilità di adesione a 16 anni;
• Comunicazione obbligatoria della propria costituzione, degli aderenti e dei propri riferimenti e, qualora formalizzati ex novo in “comitato” od “associazione”, invio copia dello statuto del comitato al Gruppo Organizzativo Nazionale (tramite sito della Rete Ecologista e Civica);
• Massima informazione sulle proprie attività diffondendo le modalità di adesione e sostegno, e pubblicando le convocazione delle proprie riunioni sul sito della Rete Ecologista e Civica;
• Iscrizione delle proprie iniziative e della propria esistenza sulla “Mappa” informatica sul sito della Rete Ecologista e Civica;
• Possibilità di costituzione in “Agorà” da parte di soggetti collettivi già esistenti (associazioni, comitati ecc.).

Criteri per la costituzione dei Coordinamenti Provinciali della Rete Ecologista e Civica
I criteri in particolare per la costituzione dei Coordinamenti Provinciali della Rete Ecologista e Civica sono:
• Costituzione libera sulla scala provinciale, dove è possibile senza accelerazioni, di Coordinamenti Provinciali (comitati promotori provvisori a livello provinciale); si ritiene infatti quella provinciale la dimensione ideale per promuovere l’iniziativa nei territori; composti da personalità delle realtà locali e nazionali ecologiste e civiche attive e rappresentative sul territorio e da singoli cittadini e cittadine; ricerca attiva ed inclusiva di partecipanti nelle realtà ecologiste e civiche del territorio;
• Costituzione dei Coordinamenti Provinciali libera e spontanea, su iniziativa dei singoli territori; andranno riconosciuti formalmente dal Gruppo nazionale organizzativo, che verificherà la coerenza delle iniziative con lo spirito ed i principi della rete nazionale ed il rispetto dei criteri stabiliti;
• Comunicazione della propria costituzione e invio copia dello statuto del Coordinamento (sotto forma di comitato o associazione) al Gruppo Organizzativo Nazionale, ai fini del loro riconoscimento e possibilità di uso sul territorio del nome (e dei futuri simboli);
• I coordinamenti provinciali, in questa fase di transizione che porta all’assemblea costituente, dovranno trovare una composizione tale da avere una presenza equilibrata delle diverse realtà nazionali che aderiscono al percorso, qualora presenti territorialmente, garantendo inoltre la presenza di associazioni, comitati e movimenti territoriali.
• Ruolo di proposizione di attività sul territorio di informazione sul percorso costituente, iniziative pubbliche (anche con la presenza di componenti nazionali), arricchire la discussione programmatica e la partecipazione ampia e diffusa al percorso costituente, coinvolgere le “Agorà” sulle attività provinciali;
• Indicazione di due Portavoce con rappresentanza di genere paritaria;
• Rappresentanza politica territoriale della Rete Federata Ecologista e Civica, una volta riconosciuti dal Gruppo Organizzativo Nazionale;
• Autonomia finanziaria con ricerca libera nel proprio territorio delle proprie forme di autofinanziamento;
• Adesione degli aderenti al Manifesto della Rete Federata Ecologista e Civica (il Manifesto raccoglie ed unisce i testi dell’Appello “Io Cambio” e dell’Appello “Abbiamo un Sogno”);
• Possibilità (non obbligo) di elaborare un documento (manifesto) territoriale sul quale raccogliere le adesioni locali, purché con riferimento alle ragioni di un impegno politico a livello locale per la costituzione di un nuovo soggetto politico ecologista, civico, democratico;
• Libera partecipazione democratica di tutti gli interessati ed interessate;
• Valorizzazione della differenza di genere, in particolare nella scelta dei portavoce con parità di genere;
• Valorizzare la partecipazione dei giovani, con possibilità di aderire già a 16 anni;
• Massima informazione sulle proprie attività diffondendo le modalità di adesione e sostegno, e pubblicando la convocazione delle proprie riunioni sul sito della Rete Ecologista e Civica;
• Individuazione delle forme di rappresentanza nel Coordinamento Provinciale delle “Agorà” costituite;
• Possibilità di adesione ai Coordinamenti Provinciali da parte di soggetti collettivi (associazioni, comitati ecc.), per le quali si individueranno forme di rappresentanza nel Coordinamento Provinciale;
• Iniziativa dei Coordinamenti Provinciali ispirata ai principi di partecipazione, condivisione, inclusione, ricerca attiva dei partecipanti, discussione democratica e parità di genere;
• Qualora in alcune regioni si realizzino in più provincie Coordinamenti Provinciali, si passerà ad un coordinamento regionale degli stessi; i Portavoce Regionali dovranno essere riconosciuti dal Gruppo Organizzativo Nazionale;
• L’assemblea costituente di fine anno, sulla base delle realtà costituite, darà una struttura federalista del movimento.

Autonomia finanziaria e Comitato dei Garanti
Le Agorà e i Coordinamenti Provinciali della Rete Ecologista e Civica avranno una propria autonomia finanziaria e dovranno ricercare nel proprio territorio le opportune forme di autofinanziamento. Nel loro ambito, in caso di attività finanziaria propria, possono provvedere alla nomina di un Tesoriere con il compito di sottoporre i bilanci preventivo e consuntivi e di verificare la copertura finanziaria delle iniziative promosse al proprio livello.
Al fine di sovraintendere al percorso di avvio dell’attività associativa fino all’Assemblea Costituente, il Comitato Nazionale dei Garanti assicura il rispetto delle regole democratiche di adesione e partecipazione e interviene in caso di qualsiasi controversia.

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