Carta degli intenti del Coordinamento Provinciale della Rete Ecologista e Civica di Ferrara

CARTA DEGLI INTENTI LOCALE
del Coordinamento Provinciale della Rete Ecologista e Civica di Ferrara per la
COSTITUENTE ECOLOGISTA E CIVICA

 

Anche nel nostro territorio è in corso una svolta. Nasce dal desiderio reale di cambiamento, dalla speranza e dalla volontà di non abbattersi  e di reagire come  cittadini, come associazioni  e movimenti, di fronte al degrado dell’uso che viene fatto del sistema partitico e politico.

Oggi la  politica ed i partiti danno un’immagine sempre più negativa dimostrando che è andato perduto il legame con i cittadini, che non si sentono più rappresentati. Questa situazione rischia di  “soffocare” ogni forma di partecipazione, di coinvolgimento, di “annullare” il desiderio dei singoli  di vivere la politica, quella con la P maiuscola.

Partiamo dal basso

La politica partecipata è l’intento principale della Costituente ecologista e civica che vuole costruire una rete federata di soggetti politici, associazioni, movimenti e singoli cittadini che si riconoscono in questo progetto, proponendosi con un simbolo ed un nome unico a livello nazionale per poter dare un serio contributo all’indispensabile rinnovamento della vita politica del  nostro paese.

La carta degli intenti del nostro territorio locale

Assume i contenuti di quella della Costituente Nazionale riallacciandosi alle esperienze di persone, partiti e movimenti, che hanno dato contributi importanti ma che “guardando avanti” intendono offrire a tutti un nuovo progetto d’impegno.

Facciamo tutti un passo indietro per farne tanti in avanti

Si sta lavorando su tutto il territorio nazionale per favorire la nascita di questo nuovo soggetto politico, cercando di garantire la condivisone degli intenti attraverso metodi che nascono da assemblee civili e democratiche che i vari comitati stanno organizzando.

Perché Costituente ecologista e civica?

I due termini richiamano l’esperienza, il patrimonio ed il vissuto dei movimenti, delle associazioni e dei comitati che hanno lavorato nei due ambiti con straordinario entusiasmo e spesso con successo. Esperienze diverse che vanno a confluire in un unico progetto: un progetto aperto a tutti coloro che vorranno entrarvi, in qualunque fase del percorso, con l’obiettivo di superare la frammentazione che per troppo tempo ha segnato e condizionato il nostro paese.

I contenuti del progetto

Lavoreremo quindi per la tutela dei beni comuni, per la salute pubblica e per la sostenibilità ambientale, ispirandoci ai principi della giustizia sociale e della solidarietà, che devono rappresentare la base del senso civico e civile di ogni comunità locale.

Quanto sta avvenendo nel mondo è la dimostrazione che l’attuale sistema  economico capitalistico, fondato sul pensiero unico del liberismo, non regge più: ogni giorno mostra nuove crepe.

Noi proponiamo un modello di sviluppo virtuoso e rispettoso dell’ambiente e

dell’essere umano e siamo fermamente convinti che questo progetto si possa concretizzare: gli esempi virtuosi nel nostro Paese sono tantissimi; basta solo volerli vedere.

Lo sfruttamento dell’uomo e delle risorse ambientali ha portato benessere a pochi e  disagio, solitudine e povertà economica, alla gran parte dell’umanità, costringendo molte popolazioni del Sud del mondo all’emigrazione.

Progresso e ricerca non significano stravolgere i ritmi che sono propri della natura umana oltre che del contesto ambientale e sociale in cui viviamo, come dimostra la terribile crisi in cui si dibatte tutto l’occidente avanzato.

Dato il fallimento palese dell’attuale modello economico e sociale è necessario cominciare a costruirne uno  nuovo, partendo dalla prassi quotidiana di ognuno di noi e delle nostre comunità e rifiutando le misure che governi e istituzioni internazionali cercano di imporre per difendere i privilegi delle classi più ricche.

E’ necessario ripensare al benessere delle persone e della società al di fuori del mito della crescita continua che ci ha condotto sull’orlo del disastro:

“Gli alberi non crescono fino in cielo” (G. Ruffolo “Lo specchio del diavolo”).

E’ necessario, anche nel nostro territorio, partire dalla sostenibilità ambientale per trainare un’economia non più basata sugli sprechi e sul petrolio.

Fondamentale in questo momento, nel confronto con le nostre amministrazioni locali, è l’impegno affinché venga rispettata la volontà, espressa dai cittadini con i referendum del giugno scorso, a difesa dei beni comuni, per la ripubblicizzazione della gestione dell’acqua e contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali, essenziali per la vita dei cittadini.

E’ un percorso complesso quello che stiamo proponendo e portando avanti, che nasce  dal confronto tra culture e pensieri diversi, ma è una strada che molti hanno già intrapreso, come le organizzazioni e le reti che hanno promosso il progetto della Costituente ecologista e civica,  e che noi, tutti insieme vogliamo intraprendere anche nella nostra realtà.

Anche in Italia, come in Europa, c’è bisogno di una forza ecologista e civica moderna e non ideologica, che rappresenti la volontà di cambiamento delle comunità.

 

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